martedì 31 marzo 2015

Ordinanza del Tribunale di Macerata su liquidazione compenso del CTU

Fresca d'inchiostro ed assolutamente inedita l'ordinanza emessa in data di ieri 25 marzo 2015 dal Tribunale Civile di Macerata, Est. Alessandra Canullo, in tema di liquidazione del compenso al consulente tecnico d'ufficio che non abbia effettuato il deposito telematico dell'elaborato peritale commessogli.
Nella fattispecie si verteva in tema di chiarimenti dopo il deposito della consulenza tecnica d'ufficio sul dismorfismo lamentato dall'attrice, rappresentato da due mammelle naturalmente differenti, che l'avevano purtroppo angosciata dal punto di vista psicologico inducendola all'intervento chirurgico, con cui la paziente cercava di raggiungere una condizione di approssimata similitudine o addirittura annullare l'asimmetria.
Nella fattispecie l'ausiliare del giudice, incurante dell'entrata in vigore del deposito telematico degli atti processuali sulla piattaforma PCT (e della conseguente obbligatorietà per i CTU di iscriversi al REGINDE, redigere l'elaborato con un normale pc dotato di un programma per elaborazione testi che consenta la generazione di documenti informatici PDF-nativi, non immagine creata con l'uso di uno scanner) aveva eseguito il deposito con la tradizionale modalità cartacea.
Il principio affermato si applica anche ai processi, come quello in disamina, antecedenti al 30 giugno 2014.
La legge richiamata nel provvedimento è il c.d. Decreto Crescita, stando alle definizioni alle quali ci ha abituati il nostro immaginifico nomoteta, la cui smisurata fantasia non cessa di creare norme a mo' di pezze di Arlecchino.
La legge del 17 dicembre 2012, n. 221, ha convertito il decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012.
Buona lettura!

Fonte: PCT - CTU che esegue il DEPOSITO cartaceo - Liquidazione del COMPENSO subordinata al DEPOSITO TELEMATICO (Trib. Macerata, ord. 25.3.15, Giud. Alessandra CANULLO) 
(www.StudioCataldi.it) 

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