martedì 14 gennaio 2014

Iniziativa del blog di Tregeoformazione per le novità in mediazione del "decreto del fare"

Abbiamo constatato come le novità introdotte dalla conversione in legge del decreto del fare (legge n. 98/2013) riguardanti la mediazione, non siano state ancora pienamente assimilate. Per questo motivo abbiamo programmato una serie di articoli che, in modo pratico, chiariscano i "nuovi" concetti  stabiliti dalla normativa; dalla obbligatorietà alla competenza territoriale, dal primo incontro alla trascrizione degli accordi, ci sono vari argomenti da trattare e nei prossimi post cercheremo di fare un po' di chiarezza, in modo da rendere fruibili le possibilità che la attuale mediazione ci offre.
Partiamo con alcune considerazioni ed un passo indietro: la sentenza della Corte Costituzionale n. 272/2012. 
Per chi segue il mondo della mediazione la sentenza suddetta ha rappresentato un discrimine. Mi spiego meglio: la notizia dirompente della dichiarata incostituzionalità dell'obbligatorietà della media
zione aveva gettato nello sconforto molti operatori del settore. Forse troppo. E' del tutto ovvio che una tale modifica introdotta con sentenza venisse cavalcata abilmente dai detrattori della mediazione, cercando di farla passare come l'annunciata fine di questo strumento. Per chi invece credeva nella filosofia della mediazione lo sconvolgimento é stato meno marcato. Pur nella consapevolezza che la ribalta mediatica sarebbe stata deleteria, rimaneva ben salda la convinzione che la mediazione é tanto più efficace quanto é volontaria, il danno era dunque limitato.
C'é stato un momento, abbastanza lungo, di flessione del numero di procedure avviate che ha avuto l'infausto effetto di diminuire l'interesse ma il conseguente vantaggio di mettere un forte freno al mediatore-imprenditore ed agli organismi sorti come funghi in ogni parte d'Italia, nel nome del possibile guadagno economico. Preciso meglio: gli organismi ed i mediatori che vi operano devono avere il loro legittimo guadagno economico ma il tutto deve essere fatto con un occhio alla funzione sociale che la mediazione può rivestire.
Alla luce di questi primi pensieri, Vi diamo appuntamento ai prossimi post su quest'argomento. Buona lettura.

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