venerdì 21 novembre 2014

La vostra abitazione può essere considerata «di lusso» se…

Come deve essere calcolata la superficie complessiva di un immobile affinché lo stesso possa essere considerato di lusso? Fuori dal computo cantine e soffitte.
Il fatto. Una coppia di coniugi proprietaria di un appartamento in un edificio condominiale propone ricorso dinanzi alla commissione tributaria provinciale impugnando l'avviso di liquidazione dell'Agenzia delle entrate che classificava il loro immobile come “immobile di lusso” escludendoli dal beneficio fiscale della prima casa.
La decisione assunta dalla commissione tributaria provinciale accoglie il ricorso dei coniugi, ma l'Agenzia delle entrate impugna la sentenza dinanzi alla Commissione tributaria regionale del Lazio che stabilisce che l'immobile in questione non può essere considerato di lusso, precisando che l'Agenzia delle entrate era giunta a conclusioni opposte poiché aveva incluso nel calcolo della superficie dell'immobile in questione le cantine e le soffitte nonché la superficie esterna che invece rientrava fra le pertinenze del condominio ove era ubicato l'appartamento.
Il ricorso in Cassazione. L'Agenzia delle Entrate impugna la decisione della Commissione tributaria regionale del Lazio ritenendo che la stessa violi l'articolo 1 della tariffa all. al DPR 131/86 e egli articoli 5 e 6 del decreto ministeriale del 2 agosto 1969 laddove la Commissione tributaria regionale ha escluso che l'immobile fosse classificabile di lusso “escludendo dal calcolo della superficie utile complessiva cantine e soffitte oltre che la superficie esterna”.
La Cassazione, attraverso l'ordinanza in commento, ritiene infondato il motivo posto a fondamento del ricorso dell'Agenzia dell'entrate ed a tale conclusione giunge a fronte dell'interpretazione del decreto ministeriale del 2 agosto 1969 secondo cui sono considerate di lusso “ le case composte di uno o più vani costituenti unico alloggio padronale avente superficie complessiva superiore a mq 200 (esclusi balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine) ed aventi come pertinenza un'area scoperta della superficie sei volte l'area coperta”, inoltre rientrano nel novero degli immobili di lusso “ Le singole unità immobiliari aventi superficie utile complessiva superiore a mq 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine”.
Sulla base della semplice interpretazione della normativa in materia, quindi, la Corte di Cassazione respinge il ricorso dell'Agenzia delle entrate che ha impugnato la sentenza della Commissione tributaria del Lazio proprio perché aveva escluso dal calcolo della superficie dell'immobile in questione la cantina e la soffitta nonché una superficie esterna condominiale.
In buona sostanza, quindi, si precisa che dal calcolo della superficie complessiva per stabilire se un immobile deve essere classificato come di lusso resta esclusa la superficie del balconi, delle soffitte delle scale del posto macchina, nonché la superficie esterna che non appartenga ai proprietari dell'immobile.
In particolare, nel caso di specie, i coniugi potevano usufruire del beneficio fiscale della prima casa che a loro era stato precluso dall'Agenzia delle Entrate nel momento in cui l'amministrazione finanziaria aveva considerato l'immobile di proprietà di questi ultimi “alla stregua di un immobile di lusso” includendo erroneamente nel calcolo della superficie complessiva anche la soffitta, la cantina ed addirittura un'area esterna appartenente al condominio.


Fonte http://www.condominioweb.com/prima-casa-calcolo-della-superficie-sbagliata.11454#ixzz3JBWv4Zfm
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