mercoledì 18 dicembre 2013

Differenza di approccio tra Mediazione Problem solving e Mediazione Trasformativa

Interessante corso seguito a Roma nei giorni 16 e 17 Dicembre, presso la sede dell' Associazione Nazionale Geometri Consulenti Tecnici, Arbitri e Mediatori Geo-C.A.M. 
Il corso, tenuto dalla docente Vincenza Bonsignore, ha trattato la differenza di approccio al conflitto tra Mediazione Problem solving e Mediazione Trasformativa. Due modi diversi, con alcuni punti di contatto, nella risoluzione delle controversie. 
La sostanziale differenza tra i due metodi sta nell'azione del mediatore.
Nell’approccio problem-solving si adotta una modalità di negoziazione basata sugli interessi, fondata su quattro principi fondamentali (Fisher e Ury) :
1) scindere le persone dal problema;
2) negoziare per interessi e non per posizioni;
3) individuare il maggior numero di opzioni;
4) fare in modo che gli accordi si basino su criteri oggettivi.
Nell'approccio trasformativo le persone che si rivolgono al mediatore chiedono di essere aiutate ad uscire da un'interazione negativa, distruttiva, alienante in cui si rafforzano reciprocamente in un circolo vizioso di escalation del conflitto. La mediazione trasformativa contiene in sé la potenzialità originale di trasformare le interazioni in conflitto, generando due effetti dinamici:
l’empowerment: ovvero il ristabilimento negli individui della percezione del proprio valore, della propria forza, della propria capacità di prendere decisioni e di gestire i problemi della vita;
il riconoscimento, inteso come la conferma, la comprensione e l’empatia nei confronti dell’altro e del suo punto di vista.
Corso interessante, con un altro punto di vista dal quale vedere in conflitto e cercare di risolverlo.

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